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ALEX ZANOTTI

Alex Zanotti

Alex Zanotti

Pilota Sammarinese, Campione del Mondo Baja 2013 e 2013.

Alex Zanotti

Dakar

Il percorso 2014 è stato segnato tra Rosario in Argentina e Valparaiso in Cile.

Alex Zanotti

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Raccolta dei migliori momenti on the road

BIO

Pilota Sammarinese, Campione del Mondo Baja 2013 e 2013.

Il Baja è una specialità dell'off road simile all'Enduro e al Motorally, veloce e durissimo come l'enduro ma su tratte lunghe ed estenuanti come il motorally.

Nel 2012 ha partecipato anche al campionato italiano Baja conquistando sia il titolo assoluto che quello di classe.

Alex è da oltre 20 anni uno dei migliori piloti off road a livello internazionale.

Complessivamente ha vinto 9 titoli italiani, ha partecipato a 4 edizioni della Dakar, ottenendo il secondo posto di classe nell'edizione 2010.

Tra i risultati più importanti della sua carriera agonistica il Titolo Europeo Pally Raid e il secondo posto nel Mondiale Cross Country nel 2004.. oltre alla vittoria di classe al Rally dei Faraoni del 2008.

Alex Zanotti
Alex Zanotti

DAKAR 2014
Per la sua 6 ° edizione in Sud America, la Dakar continua la sua esplorazione delle regioni argentine e cileni, organizzando una visita in Bolivia. Il percorso 2014 è stato segnato tra Rosario in Argentina e Valparaiso in Cile, con l'obiettivo di testare le qualità di resistenza dei piloti e team. Modifiche riguardanti il formato delle fasi sono state pensate per facilitare la gestione della corsa e la strategia di ogni squadra.

Alex Zanotti

DAKAR

La gara è stata ideata da Thierry Sabine, che dopo aver rischiato di perdersi nel deserto durante la Abidjan-Nizza (un altro raid) nel 1976, decise di creare un rally raidche percorresse la direzione inversa della Abidjan-Nizza.

Dal 1979 (anno della prima gara) la Parigi-Dakar ha toccato praticamente tutti i paesi dell'Africa nord-occidentale e parecchi paesi dell'Africa centrale e meridionale nel corso dell'edizione del 1992, quando la corsa arrivò addirittura a Città del Capo, in Sudafrica.

L'edizione del 1982 fu caratterizzata dalla costosissima missione internazionale di ricerca e salvataggio di Mark Thatcher, figlio dell'allora Primo Ministro britannicoMargaret smarritosi nel Sahara mentre partecipava alla competizione con la sua Peugeot 504. La notizia ebbe immediata e vastissima eco nei mass media di tutto il mondo. Sua madre intervenne personalmente e, alla fine, il 14 gennaio 1982, un Hercules C-130 dell'aviazione militare algerina lo ritrovò[2].

Oltre all'indiscusso fascino questa competizione è tristemente famosa per la sua pericolosità, infatti molti piloti hanno perso la vita nel tentativo di compiere questa impresa, come ad esempio il campione toscano Fabrizio Meoni, vincitore delle edizioni 2001 e 2002, è deceduto tre anni dopo l'ultimo successo. Anche la popolazione locale è stata spesso coinvolta in incidenti mortali mentre il fondatore della corsa, Thierry Sabine, ha perso la vita precipitando in elicottero.

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